Piani di riconversione

 

I casi di rilancio industriale nel distretto produttivo consortile di Olbia

Il Cipnes Gallura persegue da anni una politica di riconversione industriale e urbanistica degli immobili non più operativi del distretto produttivo consortile di Olbia, esteso per oltre 700 ettari. Due gli obiettivi dell’azione strategica:

  • dare risposte ai tanti investitori che chiedono di poter installare le loro attività a Olbia
  • evitare il consumo di nuovo suolo, preservando l’ambiente

Tra i tanti casi di riconversione, si segnalano quelli di due storici marchi dell’economia gallurese: Palmera e Novamarine. Il primo caso è proprio quello della fabbrica del tonno Palmera. Aperta nel 1963 (fu una delle prime a insediarsi nella appena costituita area industriale di Olbia), ha chiuso intorno al 2010. Il Cipnes - seguendo la legge (art 63 della 488/1998) e la sua missione istituzionale - ha operato per riacquisire l’area produttiva dismessa da più di 3 anni e riassegnarla a nuovi investitori. Il Tar ha più volte dato ragione all’azione espropriativa del Cipnes.

Tornato in possesso dell’area produttiva ex Palmera, il Cipnes l’ha riassegnata al gruppo SNO, leader del settore della cantieristica nautica, con un fatturato di gruppo di quasi 32 milioni di euro. Il gruppo SNO ha avviato un grande progetto per la costruzione di un Marine Center. Nei 10 ettari dell’ex Palmera, verrà realizzato un centro per l’allestimento degli yacht di Magnum Marine, iconico produttore di motoscafi di lusso, con sede a Miami, resi famosi dalla serie televisiva Miami Vice. L’accordo tra i due gruppi è stato firmato a marzo 2021. I primi scafi partiranno dagli Stati Uniti e arriveranno a Olbia nell’estate 2021 per essere accessoriati e commercializzati in tutta Europa. I lavori di demolizione dell’ex fabbrica della Palmera sono iniziati ad aprile 2021; l’area è stata bonificata dall’amianto.

Il secondo caso di riconversione riguarda le barche di Novamarine. Dopo la chiusura dell’azienda, la sua area di produzione, nel distretto di Olbia, è stata bonificata dal Cipnes. Il marchio Novamarine è invece stato acquisito dal gruppo SNO, che ha ripreso la produzione; la società del gruppo si chiama B-Shiver srl. La nuova fabbrica di Novamarine è stata costruita i cantieri a marchio SNO e quelli dell’ex Palmera in cui sorgerà il Marine Center. Complessivamente il gruppo SNO ha 20 ettari di cantiere.

Il Cipnes Gallura ha avviato un ambizioso progetto di riconversione industriale, riqualificazione ambientale e integrazione urbanistica e sociale con il centro urbano di Olbia. Con il prezioso sostegno del DADU, il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica) dell’Università di Sassari, centro primario delle ricerca scientifica regionale per la pianificazione, l’urbanistica e l’architettura, l’obiettivo del Cipnes è quello di (ri)organizzare il distretto produttivo consortile di Olbia per favorire la transizione energetica ed ecologica e il consolidamento di un sistema produttivo smart e green.