Sardegna al top con i cavi sottomarini di Google a Golfo Aranci

Quando interroghiamo ChatGPT, facciamo ricerche su Google, acquisti su Amazon, navighiamo su Instagram, rispondiamo a un messaggio su WhatsApp, consumiamo e scambiamo dati sulla rete internet.

Nel 2023, l'Italia ha consumato 190 petabyte di dati al giorno, l’equivalente di 190 milioni di giga. Il consumo è in continua crescita. Secondo Agcom, il traffico su rete fissa, pari a 148,1 petabyte, è aumentato del 13,3 nel 2023 rispetto al 2022 e il traffico su rete mobile, pari a 41,5 petabyte, è aumentato del 22,3%. ▶️ I dati di traffico internet

Tutto questo imponente traffico - cui si unisce quello ancora più massiccio di aziende e infrastrutture - ha sempre più bisogno di banda larga, di cavi sottomarini in cui far passare in sicurezza, velocità e stabilità i dati. I cavi sottomarini - 552 in tutto il mondo per una lunghezza di 1,4 milioni - ospitano infatti il 99% del traffico di internet. ▶️ La mappa mondiale dei cavi

Da questo punto di vista, la Sardegna è all'avanguardia in tutto il Mediterraneo. Grazie al nuovissimo collegamento con i cavi sottomarini di Google a Golfo Aranci, che non passano nel Mar Rosso, e al nuovo data center di Siportal a Olbia, la Sardegna  ha oggi una rete internet potentissima, al riparo dalle turbolenze geopolitiche (il 90% del traffico fra Europa e Asia passa dal Mar Rosso, secondo i dati di submarinecablemap.com) e offre straordinari benefici alla popolazione e, più ancora, al sistema produttivo. Vediamo come.

I cavi sottomarini di Google a Golfo Aranci

Oggi i colossi di internet, come Google e Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp), hanno necessità di avere più banda per i loro servizi. Per questo, da anni, hanno scelto di realizzare dei cavi sottomarini in tutto il mondo: Google è coinvolta in 29 progetti, Meta in 15. Vogliono avere la garanzia di avere un canale sempre libero in cui far passare i dati.

Uno di questi progetti, Blue o Bluemed, coinvolge direttamente la Sardegna. Blue è il cavo sottomarino per la banda ultralarga reso operativo nel 2023 da Sparkle (gruppo Tim), Omantel e, appunto, Google. Il cavo è lungo 4.700 km, parte da Aqaba in Giordania e, attraversando il Mediterraneo, arriva a Genova.

In questo fondamentale network è inserita la Sardegna, con l'hub di Golfo Aranci. Come anticipato dal Cipnes, nell'inverno del 2023 i cavi del progetto Blue sono arrivati a Cala Spada, vicino al centro abitato del comune gallurese.

La Sardegna dispone dunque di una nuova rete potente per internet a livello mondiale, che non passa nel Mar Rosso. Solo dal 2025, attraverso l'altro tratto del cavo sottomarino, chiamato Raman, i cavi di Blue metteranno in connessione Europa e Asia, partendo dalla Giordania, passando sotto il Mar Rosso, toccando l'Oman e arrivando in India.

I cavi di Janna a Olbia

Prima del progetto di Blue, Olbia non era ovviamente scollegata da internet. Dal 2005 è attivo il collegamento sottomarino di Janna, progetto di EXA Infrastructure, Regione Sardegna, Tiscali e WINDTRE.

Janna, per prima, ha messo la Sardegna in collegamento internet con il resto del mondo. I punti di connessione dei cavi con la penisola sono due: tra Olbia e le coste del Lazio, lunghezza di 255 chilometri, profondità massima dei cavi di 1400 metri; tra Cagliari e Mazara del Vallo per 376 chilometri, profondità massima di 2000 metri.

Dalla fine del 2025, Olbia avrà un altro collegamento sottomarino per internet: quello di Unitirreno Cable, che unisce la Sicilia alla Liguria.

Ma è evidente che i progetti destinati a essere più potenti sono quello di Google e Meta.

I cavi sottomarini di Facebook a Golfo Aranci

Nel 2023 l'Ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci aveva autorizzato i lavori del progetto Blue prima per la pulizia dell'area con la nave "Ocean Link" e poi per la posa dei cavi sottomarini con la nave "CS Recorder". Le operazioni erano state realizzate da Alcatel Submarine Network.

Nelle ordinanze, l'Ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci aveva però fatto riferimento alla posa a Cala Spada anche dei cavi del progetto "2Africa". Questo è un ambizioso piano di connessione a internet di tutta l'Africa, con 45.000 chilometri di cavi. Il progetto è portato avanti da numoresi colossi: Bayobab, China Mobile, Orange, Saudi Telecom, Telecom Egypt, Vodafone, WIOCC e, appunto, Meta.

I dati cominceranno a viaggiare su "2Africa" dal 2024. Nel tratto Mediterraneo, i cavi per ora toccano Genova ma c'è già il collegamento - non ancora attivo, secondo submarinecablemap.com - con Golfo Aranci.

I 7 benefici dei cavi sottomarini a Golfo Aranci

L'ingresso di un cavo sottomarino in un territorio - in questo caso quello della Sardegna - è di fondamentale importanza per vari motivi, sia economici che tecnologici. Qui i 7 vantaggi.

  1. Miglioramento della connettività: La presenza di un cavo sottomarino fornisce un'infrastruttura di base per l'accesso a Internet ad alta velocità e alta capacità, essenziale per connettere il territorio al resto del mondo digitale.
  2. Riduzione della latenza: Un diretto collegamento internazionale può significativamente ridurre la latenza nelle comunicazioni digitali, migliorando l'efficienza delle operazioni online, dal trading finanziario ai servizi cloud, fino al gaming online.
  3. Incremento della capacità di banda larga: Un cavo sottomarino aumenta la capacità di trasferimento dati di un territorio, permettendo di supportare un maggior numero di utenti e servizi ad alta intensità di dati, e facilitando lo sviluppo di infrastrutture di rete 5G e oltre.
  4. Stimolo all'economia locale: La presenza di un cavo sottomarino può attrarre investimenti in data center, servizi IT e telecomunicazioni, oltre a promuovere la crescita di startup e imprese digitali, creando nuovi posti di lavoro e stimolando l'economia locale.
  5. Maggiore affidabilità e resilienza: Aggiungere nuovi cavi sottomarini a un territorio può aumentare la ridondanza e la resilienza delle connessioni globali, riducendo il rischio di interruzioni del servizio dovute a guasti o danneggiamenti dei cavi.
  6. Attrattività internazionale: Un territorio con buone connessioni internazionali diventa più attraente per le multinazionali, che cercano affidabilità e prestazioni elevate per le loro operazioni globali.
  7. Promozione dell'inclusione digitale: Migliorare l'accesso a Internet in aree precedentemente sottoservite può avere un impatto significativo sull'inclusione digitale, consentendo a un maggior numero di persone di accedere a informazioni, istruzione e mercati online.

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L'IXP di Siportal a Olbia

Ma i vantaggi per la Sardegna - e in particolare per Olbia e la Gallura - non sono solo nella presenza dei cavi sottomarini ma anche in quella del nuovissimo Internet Exchange Point (IXP) di Siportal a Olbia, nel distretto produttivo del Cipnes molto tecnologico.

Se i cavi sottomarini forniscono il collegamento fisico necessario per trasportare il traffico Internet a livello intercontinentale, gli IXP offrono punti di aggregazione locali per ottimizzare lo scambio di questo traffico a livello regionale o nazionale.

Che cosa sono gli IXP

Un Punto di Internet Exchange (IXP, dall'inglese Internet Exchange Point) è un'infrastruttura di rete critica che consente a diversi fornitori di servizi Internet (ISP), reti di contenuti (come quelle dei provider di contenuti digitali o di servizi cloud), e grandi reti aziendali di interconnettersi direttamente tra loro. Questo scambio diretto di traffico internet avviene attraverso un'infrastruttura fisica che facilita lo scambio di rotte di rete e dati in modo più efficiente e a costi inferiori rispetto al transito attraverso reti terze.

Che cosa fanno gli IXP

Gli IXP sono cruciali per migliorare la velocità e l'affidabilità di Internet per diversi motivi.

  1. Riduzione della latenza: Consentendo scambi di traffico diretti, gli IXP possono ridurre significativamente il percorso che i dati devono percorrere tra l'origine e la destinazione, diminuendo così la latenza.
  2. Riduzione dei costi: Gli ISP e altre reti che partecipano a un IXP possono ridurre la quantità di traffico che devono inviare attraverso fornitori di servizi di transito a pagamento, riducendo i costi operativi.
  3. Aumento della ridondanza e della resilienza: La presenza in più IXP può fornire ai network vie alternative di routing per il traffico in caso di guasti o congestioni su altre parti della rete.
  4. Miglioramento della banda passante: Gli scambi diretti di traffico in un IXP possono sfruttare pienamente la banda passante disponibile, ottimizzando così le prestazioni di rete.

La scelta di Siportal

"Abbiamo realizzato 2 telco room per offrire agli operatori TLC di collocarsi in questi punti di interscambio IP e scambiare dati in LAN con tutti gli altri AS (Autonomous System) ivi collocati" ha dettpo Francesco Saluta, amministrato delegato di Siportal, inaugurando l'IXP di Olbia, nel distretto produttivo del Cipnes, nell'estate 2023.

"Il Data Center Gallura rappresenta un’infrastruttura digitale strategica per questo territorio in chiave di transizione ecologica e digitale per le istituzioni, per i cittadini e le imprese locali - ha spiegato Saluta - È l’evoluzione della connessione e dello scambio dei dati, uno dei motori più importanti per la crescita di un distretto socio economico, come quello gallurese: il data center di prossimità consentirà infatti di connettere il tessuto produttivo del territorio con le grandi reti". 

Gli 8 benefici dell'IXP a Olbia

Un territorio che ospita un Punto di Internet Exchange (IXP) può trarre numerosi vantaggi, sia dal punto di vista tecnologico che economico. Ecco alcuni dei principali benefici:

  1. Miglioramento della qualità della connessione internet: Gli IXP riducono la latenza e migliorano la velocità di connessione per gli utenti finali, grazie alla possibilità per i fornitori di servizi Internet locali di scambiare traffico direttamente sul territorio anziché instradarlo attraverso lunghi percorsi internazionali.
  2. Riduzione dei costi per i fornitori di servizi: I fornitori di servizi Internet (ISP) e altri network possono ridurre significativamente i loro costi operativi partecipando a un IXP locale, poiché possono ridurre la quantità di traffico inviato attraverso fornitori di transito costosi. Questo risparmio può essere trasferito ai consumatori sotto forma di prezzi più bassi o investito per migliorare ulteriormente i servizi.
  3. Incremento dell'attrattività per le aziende: La presenza di un IXP può rendere una regione più attraente per le aziende, in particolare per quelle nel settore tecnologico o che dipendono fortemente da connessioni Internet affidabili e veloci. Ciò può stimolare la creazione di nuove imprese e l'espansione di quelle esistenti.
  4. Sviluppo dell'economia digitale: Un IXP può agire come catalizzatore per lo sviluppo dell'economia digitale locale, facilitando l'emergere di startup tecnologiche, servizi di cloud computing, e-commerce e altre attività online.
  5. Indipendenza digitale: Un IXP consente a un paese o regione di avere maggior controllo sul proprio traffico Internet, riducendo la dipendenza da reti straniere e migliorando la sicurezza e la sovranità dei dati.
  6. Miglioramento della resilienza di internet: La presenza di un IXP migliora la resilienza della rete Internet locale, fornendo percorsi alternativi per il routing del traffico in caso di guasti o congestioni in altre parti della rete globale.
  7. Promozione dell'innovazione e della concorrenza: Gli IXP stimolano la concorrenza tra fornitori di servizi Internet, incoraggiando l'innovazione e contribuendo a mantenere i prezzi competitivi.
  8. Supporto per la ricerca e l'educazione: Gli IXP possono fornire infrastrutture critiche per progetti di ricerca e istituzioni educative, facilitando l'accesso a risorse online e la collaborazione a livello internazionale.

Il Dipartimento e il Polo per l'Innovazione a Olbia

In questo contesto così innovativo, si inseriscono anche due progetti strategici voluti dalle maggiori istituzioni del territorio. Il primo è la nascita del Dipartimento di Innovazione dell'Università di Sassari, con sede a Olbia, ospitato nel secondo piano della Pte del Cipnes in fase di ultimazione nel distretto produttivo consortile di Olbia.

A regime, il Dipartimento di Innovazione offrirà il corso di laurea triennale in "Innovazione per lo sviluppo territoriale" e le lauree magistrali in "Design Systems for Territorial Planning" e "Innovation Design for Sustainable Development".

L'altro progetto strategico è il “Polo Strategico per l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo del territorio”, o Polo per l'Innovazione, programmato accanto alla Pte del Cipnes, nell’area destinata a diventare il "Parco scientifico di Olbia". Il progetto - con l’Università di Sassari come proponente, il Cipnes Gallura, il consorzio universitario UniOlbia e il Comune di Olbia come partner - è in attesa dei finanziamenti del Pnrr.

Gallura terra di aziende tecnologiche

Ma Olbia e la Gallura sono già territori in cui l'innovazione, soprattutto quella tecnologica, ha attecchito e si sta sempre più sviluppando. Secondo un recente report della Camera di Commercio del Nord Sardegna, in 21 Comuni galluresi su 26 è presente almeno una società dell'ICT, a dimostrazione della vivacità del tessuto imprenditoriale locale.

Olbia ha 196 imprese dell’ICT attive nel 2022, con una crescita dell’1%. Arzachena ne ha 42 (+7,7%). Palau 11 (+10%).

Conclusione

Il collegamento diretto tra i cavi sottomarini di Google a Golfo Aranci e l'IXP di Siportal a Olbia segna un avanzamento cruciale per l'infrastruttura digitale di Olbia e di tutta la Sardegna, promettendo miglioramenti significativi in termini di velocità, affidabilità e accessibilità della rete. Questa iniziativa non solo rafforza la posizione dell'isola come polo tecnologico emergente, ma stimola anche lo sviluppo economico, attira investimenti e contribuisce a colmare il divario digitale, beneficiando imprese e cittadini e proiettando la Sardegna verso un futuro digitale più connesso e innovativo.